Identificare le doppie nel linguaggio orale è molto più difficile di quanto possa sembrare. Diciamo ad alta voce “patto” e “pato”. Proviamo a dirlo di nuovo, rallentando per marcare le differenze. No, non c’è una “t” ripetuta due volte. Qual è, quindi la differenza? Nell’intensità? Nella durata? I non italiani che nella loro lingua madre non hanno le doppie, ad esempio, faticano a percepirle e a riprodurle in italiano, per questo spesso cercano semplicemente di memorizzare le parole con le doppie anziché percepirle. Ecco alcune attività in merito.
Per approfondire: Le doppie: perché le sbagliamo e che cosa possiamo fare per migliorare
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