Il cue è un indizio – di qualsiasi tipo – che può essere dato alla persona con afasia per facilitare la produzione di una parola. L’obiettivo, ovviamente, è quello di ridurre col tempo sia la frequenza sia la “quantità” di questo aiuto, con l’auspicio che la persona riesca a produrre la parola in totale autonomia.

Sono esempi di cue:

  • Suggerire la prima sillaba
  • Scrivere la parola
  • Scrivere, pronunciare o mimare la prima lettera
  • Far scrivere in aria o su un tavolo, con le dita, la lettera iniziale

In un articolo precedente abbiamo parlato di uno studio [1] che metteva a confronto il tipo di cue (fonologico o semantico utilizzato), arrivando alla conclusione che, in generale, non ci sono molte differenze in termini di efficacia; a livello individuale, invece, alcuni individui prediligono un suggerimento di tipo fonologico rispetto alle caratteristiche semantiche, o viceversa.

In uno studio più recente [2] Wei Ping e colleghi hanno cercato di individuare le strategie più efficaci per stimolare la denominazione di parole. A parte alcuni fattori già noti come la durata e l’intensità del trattamento, il gruppo di ricerca ha evidenziato il ruolo centrale del cue scritto che sembra essere efficace anche attraverso la semplice presentazione della parola, senza la necessità di ricopiarla.

I motivi di una possibile maggior efficacia dei cue scritti vengono così sintetizzati dagli autori:

  1. La forma scritta è permanente e non decade nel tempo (a differenza dei cue orali)
  2. Favorisce la lettura silente e, di conseguenza, la ricodifica fonologica
  3. Attiva la memoria motoria involta nella scrittura, innescando così un percorso ulteriore per il recupero della parola [traduzione nostra]

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Bibliografia

[1] Neumann Y. A case series comparison of semantically focused vs. phonologically focused cued naming treatment in aphasia. Clin Linguist Phon. 2018;32(1):1-27

[2] Wei Ping SZE, Solène HAMEAU, Jane WARREN & Wendy BEST (2021) Identifying the components of a successful spoken naming therapy: a meta-analysis of word-finding interventions for adults with aphasia, Aphasiology, 35:1, 33-72

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