Nell’ambito delle terapie per l’afasia, un disturbo del linguaggio che può seguire a eventi come ictus, il Bilingual Abstract Semantic Associative Network Training (BAbSANT) rappresenta una svolta per i pazienti bilingui. Questo metodo terapeutico sfrutta la generazione di caratteristiche semantiche per potenziare la capacità di recupero delle parole, focalizzandosi soprattutto su quelle astratte, che spesso presentano maggiori difficoltà.

Il metodo si concentra sul potenziamento del recupero di parole astratte, come “libertà” o “felicità”, piuttosto che su oggetti concreti come “sedia” o “tavolo”. Il BAbSANT si basa sull’AbSANT (Abstract Semantic Network Training)[1] e sulla Semantic Feature Analysis (SFA), che si focalizza sulla generazione di caratteristiche semantiche per rafforzare le rappresentazioni concettuali di parole tramite l’attivazione diffusa nella rete semantica cerebrale. Tuttavia, la SFA standard non è progettata per l’addestramento delle parole astratte, che spesso hanno molte connessioni all’interno della rete semantica, anche se più deboli. Quindi, il BAbSANT supporta l’analisi delle caratteristiche semantiche delle parole astratte attraverso la selezione e la verifica piuttosto che la generazione di tali caratteristiche

Un recente studio [2] ha messo in luce come l’allenamento con parole astratte in una lingua possa favorire la generalizzazione, ovvero il trasferimento di questa capacità anche a parole non direttamente esercitate durante la terapia, sia nella stessa lingua che in una seconda lingua. Sorprendentemente, però, questa generalizzazione incrociata tra le lingue si verifica principalmente quando si allena la lingua dominante del paziente. Questo aspetto sottolinea l’importanza del controllo cognitivo, ovvero la capacità del nostro cervello di gestire e organizzare il pensiero, nel determinare l’esito delle terapie per l’anomia nei pazienti bilingui con afasia.

Il BAbSANT promette di essere una strategia efficace e motivata teoricamente per supportare il recupero del linguaggio. Per chi vive la sfida di recuperare il linguaggio dopo un ictus, il BAbSANT può rappresentare una nuova speranza, un ponte verso la riacquisizione di quella fondamentale capacità umana che è la comunicazione.

Potete trovare altro materiale (in inglese) qui: https://asha.figshare.com/articles/journal_contribution/Abstract_Semantic_Associative_Network_Training_AbSANT_tutorial_Sandberg_2022_/17776211

Bibliografia

[1] Sandberg, C. W., & Gray, T. (2020). Abstract Semantic Associative Network Training: A Replication and Update of an Abstract Word Retrieval Therapy Program. American journal of speech-language pathology29(3), 1574–1595. https://doi.org/10.1044/2020_AJSLP-19-00066

[2] Chaleece W. Sandberg, Monika Zacharewicz, Teresa Gray, Bilingual Abstract Semantic Associative Network Training (BAbSANT): A Polish-English case study,
Journal of Communication Disorders,Volume 93, 2021, 106143,ISSN 0021-9924, https://doi.org/10.1016/j.jcomdis.2021.106143.

Il nostro corso asincrono sull’afasia