La CIAT (Constraint-Induced Aphasia Therapy) è un approccio terapeutico rivolto a persone con afasia che si basa sui seguenti principi:
- evitare l’uso di strategie compensative
- effettuare un trattamento intensivo
- modellare il comportamento verbale
Secondo l’ipotesi del non-uso di Pulvermuller, infatti, il ricorso a strategie di compenso indurrebbe i soggetti con afasia a ricercare sempre meno l’uso del linguaggio verbale, riducendo così l’entità e la possibilità di un recupero.
Terapia CIAT: un esempio
Un esempio di impostazione di trattamento si può trovare in Constraint induced language therapy in early aphasia rehabilitation (Kirmess & Mahler, 2010) dove le carte con alcuni oggetti vengono utilizzate all’interno del gioco “Go fish” (vedi sotto) con 4 livelli di complessità.
Spiegazione del gioco “Go Fish!”.
Si distribuiscono 4 carte (in questo caso con immagini) ad ogni partecipante e si mettono le altre, coperte, a terra. Ogni partecipante, a turno, chiede a un altro:
“Hai la carta con…?”
Se la persona possiede la carta deve darla al concorrente che l’ha richiesta. In caso contrario risponde “Go fish!”. Il giocatore che ha fatto la richiesta sbagliata pesca una carta da quelle a terra e passa il turno a quello successivo. Quando un giocatore completa un set (ad esempio, quando si gioca con le carte da poker, 4 figure col K) può mettere da parte il quartetto completato, segnando un punto. Vince chi totalizza più punti.
Nello studio di Kirmess & Mahler vengono usati diversi livelli di complessità. Nel primo livello, ad esempio, un giocatore denomina solo la carta che ha (es: “Pane?”). Nel secondo livello si chiede di dire il nome dell’avversario e formulare la frase (“Jane, hai il pane?”). Nei livelli successivi vengono introdotte varianti per ogni carta (qualitative e quantitative) in modo da dover fare richieste più specifiche (“Jane, hai il pane abbrustolito?”).
Evidenze relative alla terapia CIAT
Una revisione sistematica di Zhang e altri (2017) indica come questo tipo di approccio potrebbe essere utile per i pazienti con afasia, ma la sua “superiorità” rispetto ad altri approcci (come ad esempio la classica SAT, Stimulation Aphasia Therapy) è ancora da dimostrare.
È probabile che l’aspetto più importante sia l’intensità del trattamento (di solito 5 giorni a settimana) piuttosto che l’utilizzo esclusivo del linguaggio verbale. Inoltre, la terapia di tipo CIAT associata a interventi relativi all’interazione sociale potrebbe portare maggiori benefici.
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