Corso asincrono – Gli ausili in logopedia. Corso teorico-pratico con casi clinici.

Nel nostro videocorso, inizieremo con una parte teorica introduttiva essenziale per stabilire un linguaggio comune. Successivamente, esamineremo casi clinici concreti per approfondire l’argomento e fornire immediati strumenti pratici che possono essere applicati durante le sessioni di riabilitazione con i pazienti.”

Nella riabilitazione, adottando una prospettiva moderna sulla disabilità che non la considera più come un ‘handicap’, ma come il risultato di una complessa interazione tra la salute individuale e l’ambiente circostante, siamo in grado di valutare non solo le limitazioni, ma anche le potenzialità dei nostri pazienti. Questo ci permette di andare oltre le necessità di base e di valorizzare i loro desideri e aspirazioni.

In questa cornice, esaminiamo gli ausili – strumenti e supporti, tecnologici o meno, che possono assistere le persone con disabilità (sia temporanea che permanente) nel loro percorso di riabilitazione, nell’acquisizione di autonomia e nell’integrazione sociale.

Il nostro videocorso inizia con una parte teorica introduttiva, necessaria per stabilire una base comune di conoscenze. Successivamente, illustreremo casi clinici esemplificativi, offrendo strumenti pratici che possono essere immediatamente utilizzati durante le sessioni di trattamento con i pazienti.

Inoltre, invitiamo i partecipanti a segnalare specifici casi clinici o argomenti di interesse per approfondimenti futuri, con l’obiettivo di organizzare incontri online sincroni e costruire percorsi condivisi in collaborazione.

  • Corso asincrono: segui secondo i tuoi ritmi
  • Livello: principiante-intermedio
  • Durata dell’accesso: 3 anni
  • Docente: Elisa Voliani
  • Durata del corso: 3 ore
  • Accesso immediato

Alcuni dei vantaggi del nostro corso

  • Taglio pratico
  • Casi clinici
  • Acquista una volta, accedi 3 anni
  • Sempre aggiornato
  • Contributi extra
  • Spazio all’interazione
  • Attestato di completamento

Il programma

Benvenuti

  • Introduzione

Le quattro “A”

  • Accessibilità
  • Ausili tecnologici
  • Assistenza personale
  • Autonomia
  • Per concludere

La scelta

  • La tecnologia
  • L’operatore
  • L’utente al centro
  • 5 strumenti per sostenere l’utente come protagonista del processo
  • Le 4 tappe della scelta
  • L’ICF
  • Strategie assistive (modi di risolvere il problema)
  • Abilitatori intrinseci ed estrniseci
  • Allocazione delle funzioni
  • Riassumendo

Il percorso

  • Le 5 fasi
  • 1. Accesso al servizio
  • 2. Momento progettuale
  • 3. Momento decisionale
  • 4. Momento attuativo
  • 5. Momento della verifica
  • Le barriere
  • Concludendo

La classificazione

  • Classificazione in base agli attori coinvolti
  • Un ampliamento della classificazione precedente
  • Classificazione in dispositivi di input e di output: i dispositivi di input
  • Classificazione in dispositivi di input e di output: i dispositivi di output
  • La categoria 22: ausili per la comunicazione e la gestione dell’informazione
  • Fermiamoci!

La classificazione ICF

  • Introduzione
  • Il movimento
  • La vista
  • L’udito
  • La voce
  • La comunicazione
  • L’apprendimento

La scelta: modus operandi

  • Introduzione
  • Primo passo
  • Secondo passo
  • Terzo passo
  • Quarto passo
  • Quinto passo
  • Sesto passo
  • Settimo passo

Caso clinico 1: ipovisione

  • Presentazione del caso clinico
  • Un primo aiuto
  • Quattro anni dopo
  • Riflessioni finali

Caso clinico 2: autismo

  • I caso: presentazione del caso
  • La valutazione e un primo ausilio
  • Primo e secondo follow-up
  • Un nuovo bisogno
  • Un anno dopo
  • Alcune riflessioni
  • II caso: presentazione del caso
  • Cosa è stato fatto
  • III caso: presentazione del caso
  • Cosa è stato fatto

Caso clinico 3: PCI

  • Primo caso
  • Secondo caso
  • Terzo caso

Caso clinico 4: SLA

  • Caso clinico

Conclusioni

  • Conclusioni


La docente: Elisa Voliani

Sono Elisa Voliani, una logopedista che lavora in riabilitazione adulti e che fino a qualche mese fa ha avuto il “lusso” di lavorare in un Laboratorio Ausili Tecnologici per la comunicazione e l’apprendimento.

Avrò il piacere, ma soprattutto l’onore, di condividere con voi questa avventura nel mondo degli ausili.

L’argomento è sicuramente molto interessante, ma purtroppo ancora poco conosciuto.

Il mio obiettivo non sarà assolutamente quello di fare un mero elenco degli ausili, perché per questo è sufficiente scaricare un catalogo o acquistarlo dal web.

Quello che mi piacerebbe invece fare insieme a voi è proprio un percorso così come un percorso è quello degli ausili. Spesso l’ausilio viene considerato un palliativo, l’ultima spiaggia, “ho provato tutto e non ha funzionato, proviamo anche questo”. Viene quindi considerato il punto finale o di arrivo. 

Vedremo, invece, insieme come l’adozione non di un ausilio ma dell’ausilio giusto può dare il via a volte addirittura a un trattamento riabilitativo, ma comunque può migliorare significativamente la qualità di vita del paziente.

Cercherò di farvi uscire dalla condizione che a patologia X corrisponde un ausilio Y; questo può essere in parte vero se consideriamo un pezzettino della funzione, ma non è più vero se consideriamo la persona a tutto tondo, a 360 gradi.

Dovremo proprio, come dei sarti, imparare a cucire i nostri ausili addosso al paziente e quindi cucire degli ausili proprio su misura. A parità di condizioni, a parità apparenti di condizioni, vedremo che non esiste una sola strada, ma ne esistono tantissime tantissime e che spesso non dipendono neppure magari solo dal paziente. ma anche dall’ambiente circostante che può essere sì incentivante, ma può essere anche invalidante.

Per fare tutto questo dopo una necessaria parte teorica introduttiva usciremo alla scoperta di alcuni casi clinici esemplificativi che non esauriranno tutto il sapere degli ausili ma ci permetteranno di capire quante sfumature possono esistere appunto a parità di patologia.

Dopo la visione delle videolezioni avrete spunti pratici da utilizzare nell’immediato in terapia con i pazienti e capirete che per lavorare con gli ausili servono tantissima pazienza, tantissima sensibilità, ma anche la voglia di vedere sempre o quasi sempre il bicchiere mezzo pieno.

Grazie infinitamente ancora a chi mi ha dato l’opportunità di iniziare questa avventura e adesso mettiamoci all’opera.


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