Lo shifting, o flessibilità cognitiva, è la componente delle funzioni esecutive che ci permette di attuare comportamenti diversi in base al cambiamento di regole o del tipo di compito. Alcuni autori sostengono come la flessibilità sia particolarmente importante nelle attività complesse quali, ad esempio, quelli che richiedono la presa in carico di diversi aspetti dei problemi o l’utilizzo di diverse strategie di calcolo.
Tuttavia, non è facile stabilire il legame tra flessibilità cognitiva e abilità matematiche, soprattutto considerando che i test che valutano la flessibilità cognitiva:
- sono diversi nell’impostazione (alcuni, come il Trail Making Test, prevedono una regola esplicita, mentre altri come il Wisconsin Card Sorting Test richiedono di individuare la regola)
- hanno punteggi (che possono riguardare i tempi di reazione, l’accuratezza o l’efficienza) calcolati in modo diverso
Inoltre, spesso, gli studi non sono sufficientemente stratificati per età, stato socioeconomico e altri fattori che potrebbero giocare un ruolo chiave.
In una metanalisi del 2012, Yeniad e collaboratori [1] hanno analizzato 18 studi relativi al rapporto tra flessibilità e abilità matematica andando a individuare, in ciascuno di essi, le caratteristiche del campione (età, genere, stato socioeconomico) e il tipo di punteggio e regole utilizzati nelle prove.
I risultati dello studio hanno evidenziato che:
- esiste una relazione significativa tra flessibilità cognitiva e competenze matematiche (e di lettura)
- l’associazione tra flessibilità cognitiva e successi scolastici non è influenzata dal tipo di regola applicata nel test, dal tipo di punteggi utilizzati, dall’età dei bambini, dal genere, dal livello di scolarità e dallo stato socioeconomico.
Purtroppo, a causa dello scarso numero di studi, non è stato possibile per gli autori separare l’associazione tra flessibilità cognitiva e successi scolastici dal livello cognitivo generale.
Il gruppo, infatti, evidenzia che, analizzando i dati da alcuni articoli selezionati all’inizio della metanalisi, la relazione tra intelligenza e abilità matematiche (e di lettura) sembra essere più forte di quella tra flessibilità cognitiva e risultati accademici. Rimane, dunque, da chiarire quale sia il ruolo della flessibilità cognitiva al netto del livello cognitivo generale.
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