La valutazione (vedi articolo precedente), oltre a dare indicazioni sulla gravità del disturbo fonologico, fornisce anche indicazioni importanti sul tipo di trattamento da privilegiare.
In generale, possiamo suddividere i trattamenti in: percettivi, motori e cognitivo-linguistici.
Trattamento percettivo
Ha lo scopo di migliorare la capacità di percezione, elaborazione e distinzione di un particolare tratto. L’elemento fondamentale, in questo caso, è l’opposizione tra due suoni: uno in cui il tratto è presente e uno in cui il tratto è assente. Si comincia da strutture sillabiche semplici (CVCV duplicata) per poi aumentare la complessità della struttura sillabica e la posizione del bersaglio all’interno della parola. Alcuni esempi di attività possono essere:
- Compiere un’azione quando si riconosce il fonema target (battere le mani, usare un determinato colore…)
- Gioco dell’oca: si tira il dado e si pronuncia la parola disegnata sulla casella (o pescata dal logopedista)
- Tombole: si pesca un gettone o un’immagine col fonema target e chi ce l’ha può sovrapporlo nella sua casella
- Giochi con pupazzi di stoffa o marionette da dita in cui uno dei personaggi ha il nome o pronuncia la parola target
Materiali gratuiti:
- La nostra web-app sulla discriminazione di sillabe uguali/diverse
- La nostra web-app sulla denominazione di sillabe su stimolo uditivo
Trattamento motorio
Il training motorio non va confuso con l’impostazione articolatoria del fonema. Stiamo pur sempre parlando dell’aspetto fonologico, dunque lo scopo di questa fase è aiutare il bambino a produrre il fonema target in un contrasto fonemico significativo e, successivamente, aiutarlo a generalizzare questa acquisizione nelle diverse posizioni della parola (iniziale, mediana, finale) e nelle diverse strutture sillabiche. Molti giochi usati nella parte percettiva possono essere rapidamente “convertiti” al trattamento motorio semplicemente dando al bambino il compito di denominare quelle figure che prima erano denominate dal logopedista.
- Giochi con coppie minime: le coppie minime (applicabili a tombole o ad altri giochi) sono molto utili per agganciare l’opposizione dei suoni a un’opposizione di significati. In questo modo il bambino realizza l’importanza, dal punto di vista comunicativo, del fonema target. Con le coppie minime si possono fare delle tombole o dei giochi dell’oca e, soprattutto, dei memory in cui bisogna trovare la parola della coppia corrispondente.
- Per la generalizzazione dei suoni si possono usare delle immagini da far denominare (l’Eserciziario citato precedentemente ne racchiude parecchie), filastrocche e racconti figurati (vd. Phonoclick tra i materiali gratuiti)
Per approfondire: Il disordine fonologico nel bambino con disturbi del linguaggio: eserciziario (Anchisi e altri, 2015)
Materiali gratuiti:
- Tutte le nostre attività sui prerequisiti della lettoscrittura: una raccolta dei nostri giochi gratuiti sulle coppie minime
- Generatore di coppie minime: uno strumento da noi realizzato per ottenere rapidamente delle coppie in opposizione in base al fonema
- Phonoclick: è una web-app (e app per Android) gratuita che contiene storie da leggere e ascoltare suddivise per fonema target
Materiali a pagamento:
- Giochiamo con i fonemi: contiene numerose schede (percorsi del gioco dell’oca, tombole) divise per fonema target
- Coppie minime 1 e Coppie minime 2: contiene numerose immagini e idee per attività con le coppie minime
- Fonemi illustrati: un’app per tablet (ma anche un cofanetto con le carte) per lavorare sui diversi fonemi in diverse posizioni
Trattamento cognitivo-linguistico
Questo tipo di trattamento può avere due scopi: consolidare e generalizzare quanto acquisito nelle fasi precedenti (in questo caso si possono proporre anche dei giochi di “correggi l’errore”) o lavorare su difficoltà più “alte” come la semplificazione dei processi. Proprio per quanto riguarda la semplificazione dei processi (ad esempio, la cancellazione di sillaba debole), può essere utile ripartire dall’aspetto puramente percettivo ancorando ogni sillaba a un’immagine, per poi passare a lavori con coppie minime stavolta orientate a enfatizzare la differenza tra la produzione corretta e quella errata.
Evidenze internazionali sul trattamento fonologico.
Pattern-based approaches to phonological therapy (Stoel-Gammon, Stone-Goldman e Glaspey, 2002)
Evidence-baset management of phonological impairment in children (Baker e McLeod, 2004)
The value of phonological analysis in speech therapy (Ygual-Fernandez, Cervera-Merida e Rosso,2008)
Evidence-based practice: a matrix for predicting phonological generalization (Gierut e Hulse, 2011)
The effect of target-selection strategy on phonological learning (Rvachew e Nowak, 2001)