A chi si rivolge: Adulti con difficoltà di concentrazione, memorizzazione e/o di linguaggio
Quanto dura: 2-3 giorni circa
Quanto costa: 384€
Come si conclude: Relazione finale
Dove si svolge la valutazione: Via Ugo Bassi, 10 (Bologna)
Come contattarci: 392 015 3949
In cosa consiste una valutazione neuropsicologica e logopedica?
Lo scopo del percorso diagnostico è quello di compiere una valutazione accurata delle capacità e delle difficoltà della persona, tramite colloqui e strumenti standardizzati per valutare le abilità in molti ambiti.
Le capacità esaminate possono essere molteplici, fra cui la memoria, l’attenzione, il linguaggio, il livello intellettivo e il modo di ragionare in maniera astratta e concreta e di gestire le proprie attività quotidiane.
Al termine della valutazione viene rilasciata una relazione scritta in cui sono riportate le principali difficoltà riscontrate (così come le capacità integre) e verrà spiegata di persona con lo scopo di far comprendere quale impatto potrà esserci sulla vita quotidiana, cosa è possibile fare per riabilitare le funzioni deficitarie, compensarle oppure limitarne l’impatto nella propria vita.
Per chi è indicata?
Ci sono molti segni e sintomi che indirizzano verso questo tipo di valutazione e i più comuni sono difficoltà a ricordare cose passate, memorizzare cose nuove, rimanere concentrati sulle proprie attività in ambito domestico e lavorativo o problemi nel parlare o nel comprendere quanto detto da altri.
La valutazione neuropsicologica e logopedica è particolarmente indicata per molti tipi di situazioni che possono causare una compromissione cognitiva, ne riportiamo alcuni esempi:
- Esiti di eventi cerebro-vascolari (ictus)
- Malattie neurodegenerative (come la malattia di Parkinson o la sclerosi multipla)
- Situazioni di normalità in cui una persona ha la sensazione che la sua “testa” non funzioni più come dovrebbe, seppur in assenza di particolari problemi.
In alcune particolari circostanze, il paziente non ha alcuna specifica difficoltà ma, al contrario, può essere interessato a conoscere il proprio livello intellettivo, per esempio sospettato di avere capacità inquadrabili nella cosiddetta plusdotazione.
Come si svolge?
Colloquio anamnestico. È un momento conoscitivo volto a raccogliere informazioni rilevanti sulla storia clinica del paziente. Questa fase aiuta a identificare l’eventuale problema e fornisce un primo orientamento per impostare la fase di valutazione.
Valutazione e inquadramento diagnostico. Nel corso della valutazione il paziente sarà sottoposto ad alcuni test che hanno lo scopo, nel complesso, di indagare il funzionamento cognitivo nei vari domini (memoria, attenzione, ragionamento, linguaggio…).
Stesura della relazione e colloquio di restituzione. A conclusione del percorso diagnostico verrà redatta una relazione che sintetizzerà quanto emerso dalle precedenti fasi. Verranno inoltre riportate le proposte di intervento. Tale relazione sarà consegnata e spiegata al paziente (e in alcuni casi al familiare che se ne fa carico) durante il colloquio di restituzione, spiegando le conclusioni a cui si è pervenuti e le conseguenti proposte di intervento.
Cosa si può fare dopo?
In base a quanto emerso dalla valutazione, possono essere attuati diversi percorsi, molto diversificati fra loro. Riportiamo qui i più comuni:
- Nei casi in cui dalla valutazione diagnostica risulti tutto nella norma o lievi difficoltà trascurabili, ci si limita a suggerire qualche accorgimento da attuare nella vita quotidiana.
- Quando emergono deficit rilevanti può essere utile attuare un vero e proprio percorso riabilitativo o di stimolazione cognitiva che tenga conto delle difficoltà emerse nella diagnosi e del contesto di vita quotidiana in cui è inserito il paziente.