L’Intelligenza Artificiale (IA) è un ramo dell’informatica che si occupa di creare sistemi in grado di eseguire compiti che richiederebbero intelligenza se svolti da esseri umani. Questo include attività come il ragionamento, l’apprendimento, la percezione e l’interazione linguistica.
La revisione “How Artificial Intelligence (AI) is used in Aphasia Rehabilitation: A Scoping Review“[1] di Nancy Azevedo e colleghi si propone di esplorare e sintetizzare il modo in cui l’Intelligenza Artificiale (AI) è attualmente impiegata nella riabilitazione dell’afasia.
Nonostante il crescente interesse per l’uso dell’AI in vari settori, compreso quello sanitario, le informazioni sull’impiego dell’AI nella riabilitazione dell’afasia sono ancora limitate, per questo lo studio si pone l’obiettivo di valutare come l’AI sia integrata nei dispositivi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (AAC) per la riabilitazione dell’afasia.
La revisione ha identificato quattro temi principali:
- L’uso dell’AI per la classificazione o la diagnosi dell’afasia o delle sindromi afasiche e delle varietà di afasia progressiva primaria (PPA).
- L’impiego dell’AI nella terapia dell’afasia.
- L’utilizzo dell’AI per creare modelli di lessicalizzazione.
- L’applicazione dell’AI per classificare gli errori parafasici.
Dai 28 studi analizzati, è emerso che nessun articolo ha incorporato l’AI nei dispositivi di comunicazione aumentativa alternativa nel contesto della riabilitazione dell’afasia.
La maggior parte degli articoli (n=17) ha utilizzato l’AI per classificare le sindromi afasiche o per differenziare le persone con afasia (PWA) dai controlli sani o dalle persone con demenza.
Un altro gruppo di articoli (n=7) ha impiegato l’AI per tentare di migliorare l’intervento terapeutico dell’afasia.
Due articoli hanno utilizzato l’AI per creare un modello di lessicalizzazione e altri due per classificare diversi tipi di errori parafasici nelle enunciazioni delle PWA.
In conclusione, il documento suggerisce che l’AI ha il potenziale per essere un componente centrale di nuovi dispositivi AAC e applicazioni, e potrebbe essere incorporata in metodi innovativi per la valutazione e la terapia dell’afasia.
Tuttavia, prima che l’AI possa essere integrata nella pratica clinica della riabilitazione dell’afasia, sono necessari ulteriori progressi nell’IA e una maggiore interazione tra i campi della riabilitazione dell’afasia e dell’IA.
Inoltre, le nuove tecnologie o interventi che usano l’AI dovranno essere valutati per determinarne l’efficacia e l’accettazione sia da parte dei logopedisti che delle persone con afasia.