La discalculia evolutiva è un disturbo che si manifesta con notevoli difficoltà nell’apprendimento e nell’uso dei numeri e che può persistere fino all’età adulta, con significative ripercussioni sulla vita quotidiana. La capacità di gestire numeri e calcoli è essenziale nella società moderna: si pensi alla stima del tempo, alla misurazione delle quantità o all’uso del denaro. Ecco perché una ricerca recente italiana [1] ha voluto indagare come gli adulti con discalculia affrontano queste sfide quotidiane.
Il confronto tra adulti con discalculia e controlli ha rivelato che le difficoltà aritmetiche si estendono oltre il contesto formale dell’educazione, influenzando compiti pratici come la gestione delle finanze o la pianificazione del tempo. È emerso che, sebbene alcune abilità di vita quotidiana come la stima delle distanze non fossero compromesse, vi era una marcata consapevolezza delle proprie difficoltà numeriche, che andava a incidere negativamente sulle scelte di vita, dall’educazione al lavoro.
Questi risultati evidenziano l’importanza di strategie di intervento mirate e di programmi di formazione adeguati all’età, che possano migliorare non solo le competenze numeriche, ma anche il benessere emotivo e sociale degli adulti con discalculia. È fondamentale, quindi, l’impegno dei professionisti nella creazione di percorsi di potenziamento che considerino la complessità di questo disturbo e le sue ripercussioni nella vita di tutti i giorni.
Attraverso un approccio multidisciplinare e l’uso di strumenti di valutazione come la NADL (Numerical Activities of Daily Living), possiamo aspirare a migliorare la qualità della vita degli adulti con discalculia, fornendo loro gli strumenti per affrontare le sfide quotidiane e promuovendo una maggiore indipendenza e fiducia in se stessi.