Il documento “Implementing Telerehabilitation After Stroke: Lessons Learned from Canadian Trials[1] presenta quattro “lezioni “emerse dall’applicazione programma di ricerca del 2013 dell’HSF e CPSR per la Teleriabilitazione dopo l’ictus.

I quesiti posti riguardavano l’efficacia, i costi, la soddisfazione del paziente, l’accettazione da parte dei clinici e la scelta della tecnologia di telereabilitazione. L’articolo discute ampiamente questi temi nel contesto della ricerca e dell’implementazione pratica nei servizi sanitari.

Le principali conclusioni sono:

  1. L’efficacia e i costi della telereabilitazione sono paragonabili alla gestione tradizionale faccia a faccia, ma sono necessarie ulteriori analisi per una valutazione più completa.
  2. I pazienti mostrano una generale soddisfazione verso i servizi di telereabilitazione, soprattutto quando ricevono la formazione adeguata e si verifica una certa interazione sociale.
  3. L’accettazione della telereabilitazione da parte dei clinici può dipendere da una formazione appropriata, dalla facilità e dal tempo di utilizzo, nonché dall’adozione da parte degli amministratori.
  4. La scelta della tecnologia per la telereabilitazione dovrebbe essere basata sulla facilità d’uso e mirata alle competenze e alle abilità degli utenti.

La ricerca sottolinea che la telereabilitazione funziona meglio per integrare la riabilitazione faccia a faccia o quando non ci sono altre opzioni disponibili.

Le interviste agli utenti suggeriscono che programmi come il coaching telefonico per il mantenimento di vita sani hanno aiutato a superare l’umore depresso, incoraggiando più attività fisica, migliori scelte alimentari e maggiore autonomia.

L’articolo propone un modello di assistenza telereabilitativa per l’ictus che comprende una valutazione alla dimissione dall’ospedale, offrendo una gamma di servizi teleriabilitativi opzionali basati sulle esigenze specifiche dei pazienti. Questo modello suggerisce che una combinazione di interazioni sincrone e asincrone potrebbe essere l’approccio più efficace.

L’articolo riconosce anche dei limiti negli studi esaminati, come la mancanza di un esame approfondito sulla soddisfazione dei caregiver o sul carico di lavoro che la teleriabilitazione comporta per loro. Inoltre, alcuni trattamenti potrebbero non essere ben adattati alle piattaforme di teleriabilitazione, in particolare per i pazienti con gravi disabilità motorie o cognitive.

Bibliografia

[1] Caughlin, S., Mehta, S., Corriveau, H., Eng, J. J., Eskes, G., Kairy, D., Meltzer, J., Sakakibara, B. M., & Teasell, R. (2020). Implementing Telerehabilitation After Stroke: Lessons Learned from Canadian Trials. Telemedicine journal and e-health : the official journal of the American Telemedicine Association26(6), 710–719. https://doi.org/10.1089/tmj.2019.0097

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