In un precedente articolo abbiamo parlato della lettura silente (o lettura a mente) e della sua importanza nella valutazione degli adolescenti e negli adulti. Infatti, dalla scuola superiore di II grado, la differenza tra la velocità di lettura ad alta voce dei normolettori e quella dei dislessici inizia a ridursi e c’è il rischio che la sola lettura ad alta voce non sia sufficiente a identificare un ragazzo dislessico, soprattutto se non diagnosticato in precedenza.

Diventa molto più importante valutare la velocità di lettura a mente, dove la differenza tra normolettori e dislessici continua a essere rilevante. Se, infatti, nei normolettori la velocità di lettura ad alta voce raggiunge un tetto nel corso della scuola superiore, la velocità di lettura a mente continua ad aumentare sensibilmente; la velocità di lettura a mente di uno studente universitario può essere quasi il doppio rispetto a quella di uno studente che ha appena iniziato le scuole superiori.

Uno studio olandese del 2022[1] (articolo disponibile gratuitamente) si è posto l’obiettivo di estendere lo studio ai bambini (8-11 anni) per vedere se la differenza tra la velocità di lettura ad alta voce e quella a mente inizi a presentarsi già durante la scuola primaria. Per fare questo, hanno realizzato una versione semplificata del brano di lettura silente ideato da Ciuffo e colleghi (2017)[2] (inserito poi nella batteria BDA 16-30) ritenuto dagli autori lo strumento più affidabile per indagare la lettura a mente.

Secondo gli autori, a prescindere dai risultati, è necessario indagare il rapporto tra la lettura ad alta voce e la lettura silente nei bambini perché spesso la valutazione viene effettuata sulla base delle prove di lettura ad alta voce, ma gli strumenti suggeriti vanno a supportare la lettura silente (come, ad esempio, nel caso del tempo in più per svolgere le prove).

I risultati

Come ampiamente previsto, i bambini dislessici hanno letto molto più lentamente rispetto ai normolettori sia nel caso della lettura ad alta voce che in quello della lettura a mente; tuttavia, con grande sorpresa degli autori, si è visto che i normolettori leggevano alla stessa velocità sia ad alta voce che a mente, e lo stesso si verificava nei bambini dislessici. Il motivo, secondo gli autori, è che nel corso della scuola primaria i bambini non mostrano strategie molto diverse tra lettura ad alta voce e lettura a mente; le esperienze di lettura sono soprattutto “sociali” – come leggere a qualcuno (genitori, insegnanti o compagni di classe) – e l’attività di leggere non è ancora un fatto “privato”.

Il discorso cambia nel caso degli adolescenti. Confermando i risultati di Ciuffo e colleghi, si è notato come, dai 14 anni in poi, il percorso della lettura silente inizi a divergere da quello della lettura ad alta voce: nei normolettori, soprattutto, la lettura a mente inizia ad essere molto più veloce di quella ad alta voce. In particolare, sembra che questa differenza aumenti con il tempo passato a leggere; infatti, nonostante anche nei lettori dislessici si evidenzi una differenza tra lettura a mente e ad alta voce, questo scarto è molto meno marcato rispetto a quello presente nei normolettori. Per gli autori dell’articolo, un ruolo centrale sarebbe giocato dal lessico ortografico che si acquisisce attraverso continue esperienze di lettura; è l’accesso al lessico ortografico, molto più modesto nei lettori dislessici, a permettere l’aumento di velocità e un minor numero di errori.

Infine, è stato rilevato come le difficoltà di lettura silente negli adolescenti siano uguali o più grandi rispetto a quelle mostrate nella lettura ad alta voce, giustificando gli strumenti compensativi incentrati sul miglioramento della lettura silente e rendendo ancora più evidente la necessità di studi che vadano a indagare gli effetti di un potenziamento della lettura mirato soprattutto alla lettura a mente.

Il nostro corso asincrono sulla valutazione della lettura

Bibliografia

[1] Boer, Madelon & Bazen, Loes & Bree, Elise. (2022). The Same yet Different: Oral and Silent Reading in Children and Adolescents with Dyslexia. Journal of Psycholinguistic Research. 51. 10.1007/s10936-022-09856-w.

[2] Ciuffo, M., Myers, J., Ingrassia, M. et al. How fast can we read in the mind? Developmental trajectories of silent reading fluency. Read Writ 30, 1667–1686 (2017). https://doi.org/10.1007/s11145-017-9744-2