[PDF] Riabilitare l’attenzione e le funzioni esecutive vol. 1 – La memoria strategica (PQRST)

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In questo volume troverete 400 pagine di attività per far esercitare il paziente con una tecnica già sperimentata molte volte e che risulta utile per memorizzare meglio le informazioni, facendo leva proprio su un aspetto fondamentale delle funzioni esecutive, cioè la capacità di organizzare in maniera più utile le informazioni lette. 

“PQRST” è un acronimo (le lettere rappresentano Preview, Question, Read, State, e Test) utilizzato per descrivere un metodo efficace per migliorare la comprensione e la memorizzazione delle informazioni. Questo metodo è comunemente usato dagli studenti, ma può anche essere applicato nella riabilitazione dei deficit di memoria; in tal senso, questa strategia può rappresentare una procedura riabilitativa consistente in 5 fasi che spingono il paziente a comprendere, organizzare e rievocare le informazioni di un brano. 

Il metodo può essere così riassunto:

  1. Preview (fase dell’anteprima). Questa fase implica una panoramica delle informazioni. Solitamente consiste in una prima e rapida lettura finalizzata a comprendere l’argomento principale e la struttura del brano. Nel contesto della riabilitazione della memoria, può essere un passaggio iniziale per familiarizzare con le informazioni che devono essere ricordate.
  2. Question (fase delle domande). Questa fase coinvolge la formulazione di domande basate sulle informazioni disponibili. Queste domande dovrebbero essere riguardanti ciò che l’individuo desidera apprendere o memorizzare; a volte vengono create dal riabilitatore ma può essere utile far sì che gradualmente il paziente inizi a generarle in autonomia (Ciaramelli et al., 2015).
  3. Read (fase della lettura). Durante questa fase, l’individuo torna a leggere con attenzione o studia le informazioni, cercando poi di trovare le risposte alle domande formulate nella fase precedente.
  4. State (fase delle risposte e del riassunto delle informazioni). Questa fase prevede di rispondere alle domande, in forma orale o scritta, di riformulare le informazioni con le proprie parole e andare a ricontrollare il testo se vengono dimenticate informazioni. Ciò aiuta a consolidarle la memoria attraverso il processo di elaborazione.
  5. Test (fase del test). Infine, l’individuo si autovaluta per verificare quanto ha appreso o ricordato. Può includere la risposta alle domande formulate nella fase di Question e/o la rievocazione del testo. Ciò viene fatto a intervalli crescenti, cioè subito dopo, al passare di circa mezz’ora, poi dopo un giorno e poi dopo alcuni giorni.

Nel contesto della riabilitazione della memoria, la tecnica PQRST può essere utile perché favorisce l’impegno mentale attivo, un elemento chiave per la formazione di nuove memorie e il rinforzo di quelle esistenti. 

Le varie schede sono organizzate per difficoltà crescente (intesa come quantità di informazioni da memorizzare e complessità del brano), con soluzioni per orientare il professionista nella guida del paziente su come affrontare il compito.

Autori

dott. Ivano Anemone

Psicologo, psicoterapeuta e specialista in neuropsicologia.

Esercita in libera professione in equipe multidisciplinare prevalentemente a Bologna, occupandosi di disturbi del neurosviluppo (prevalentemente disturbi specifici dell’apprendimento, disturbi da deficit dell’attenzione e iperattività, disturbi del comportamento e disturbi primari di linguaggio). 

Da anni collabora anche all’interno dell’UOSI Riabilitazione Sclerosi Multipla dell’IRCCS “Istituto Delle Scienze Neurologiche di Bologna” occupandosi principalmente di sclerosi multipla in relazione alla valutazione e riabilitazione neuropsicologica, e al sostegno psicologico. 

Inoltre, lavora in libera professione anche all’interno dell’AUSL di Bologna per l’identificazione precoce e la presa in carico dei disturbi specifici dell’apprendimento.

dott.ssa Lisa Tralli

Lisa Tralli è dottoressa in Scienze e tecniche psicologiche dello sviluppo, della personalità e delle relazioni interpersonali, e successivamente laureata in Psicologia clinica dello sviluppo.


Negli ha acquisito esperienza nella didattica e nelle attività educative per l’età evolutiva, nell’ambito della rieducazione e inserimento in società con difficoltà di vario tipo, della psicopatologia dello sviluppo e della neuropsicologia, sia dell’età evolutiva che dell’età adulta e senile.