Come già discusso in altre occasioni, la sclerosi multipla si associa frequentemente a deficit cognitivi, visivi e motori; benché sia intuitivo che questi problemi possano interferire con una guida sicura, un gruppo di ricercatori ha provato a fare il punto sulla situazione cercando di determinare quanto ciascun aspetto pesi sulla capacità di guida di un’automobile[1].
Per capire quali deficit cognitivi impattino negativamente sulla possibilità di guida sicura, il gruppo di ricerca ha sottoposto un ampio gruppo di pazienti a una serie di test cognitivi, motori e percettivi, confrontandoli con i risultati ottenuti dalle stesse persone nelle performance di guida.
Questi sono stati i test somministrati da Devos e collaboratori:
- Area cognitiva
Useful Field Of View (UFOV), per la velocità di processamento delle informazioni, l’attenzione divisa e l’attenzione selettiva.
Mini-mental State Evaluation (MMSE), screening dello stato cognitivo globale usato in questo caso per escludere dal campione soggetti con deterioramento cognitivo.
Test della Figura Complessa di Rey-Osterrieth – copia (Figura di Rey), per le abilità visuo-spaziali e visuo-costruttive.
Symbol Digit Modality Test, per la memoria di lavoro e la ricerca visiva.
Trail Making Test – A (TMT – A), per il ‘visuomotor tracking’ e la memoria di lavoro.
Trail Making Test – B (TMT – B), per la capacità di spostare l’attenzione in maniera flessibile.
Test di Stroop, per l’inibizione della risposta e la flessibilità cognitiva.
Stroke Driver Screening Assessment, per la ricerca visiva, l’attenzione sostenuta, le capacità di ragionamento, la comprensione visiva e la conoscenza del traffico.
Paced Auditory Serial Addition Test – 3 secondi (PASAT),per la memoria di lavoro, la velocità di processamento dell’informazione uditiva, la flessibilità e le abilità aritmetiche.
- Area visiva:
Acuità binoculare.
Visione periferica (verticale e orizzontale).
Percezione del colore (rosso/verde, viola/blu).
Stereopsia (percezione della profondità).
Recupero da bagliore.
Sensibilità al contrasto.
- Area motoria:
Test dei 25 Piedi, per la velocità di spostamento a piedi su un percorso di 8 metri.
Test dei 9 pioli, per la destrezza manuale.
- Area della guida:
Test Ride for Investigating Practical fitness-to-drive (TRIP), con cui sono stati ottenuti punteggi nel cluster operativo (mantenere la posizione laterale sulla strada a velocità inferiore o superiore a 45 km/h e operazioni meccaniche), cluster tattico (adattamento della velocità al di sopra e al di sotto dei 45 km/h; mantenimento della distanza di sicurezza sopra e sotto ai 45 km/h; cambio di corsia), cluster visuo-integrativo (percezione e anticipazione dei segnali stradali; comportamento visivo e comunicativo con altri guidatori, comprensione e capacità di stare nel traffico) e cluster misto (una combinazione di abilità operative, tattiche e visuo-integrative, come unirsi al flusso del traffico e girare a sinistra).
I risultati
Da una prima analisi i ricercatori hanno osservato che tutti i test cognitivi erano significativamente correlati con la capacità di guida (punteggio totale al TRIP), a eccezione del MMSE.
Successivamente si è osservato che il punteggio della capacità di guia globale era determinato in gran parte dalle prestazioni in 5 prove: Figura di Rey, Test di Stroop, acuità binoculare, campo visivo verticale e stereopsia.
Riguardo al cluster operativo, le performance in questo ambito venivano predette dal numero di errori nel TMT – B, dalla stereopsia, dal recupero dal bagliore e dall’uso di dispositivi i assistenza.
I punteggi al cluster tattico venivano spiegati dalle capacità mostrate nella Figura di Rey, Test di Stroop, acuità binoculare, e steropsia.
In merito al cluster visuo-integrativo, queste capacità dipendevano in parte dall’acuità binoculare, da direzioni (prova di ragionamento) e dal campo visivo verticale.
Infine, i punteggi al cluster misto venivano predetti dalle performance al Test di Stroop e acuità binoculare.
È interessante osservare che il MMSE sia risultato sostanzialmente inutile nel predire la capacità di guida, benché largamente utilizzato come test di screening per decidere quando siano opportuni approfondimenti cognitivi, e nonostante i partecipanti a questa ricerca siano stati selezionati con un punteggio superiore a 24 (virtualmente non dementi).
Merita inoltre di essere notato che, a eccezione del già citato MMSE e del PASAT, tutti i test cognitivi somministrati mostravano correlazioni significative con diversi aspetti della capacità di guida, con correlazioni da lievi a moderate, anche in aspetti apparentemente differenti dal dominio cognitivo indagato. Ciò dovrebbe far riflettere sull’utilità e sulla possibilità di approfondimenti cognitivi sistematici nella sclerosi multipla, soprattutto riguardo ad ambiti delicati come la capacità di guida sicura e considerando che circa metà delle persone con questa malattia manifesta deficit cognitivi di diversa natura e importanza.
Un altro elemento di rilievo è che, malgrado la sua validità di facciata riguardo la velocità di elaborazione delle informazioni, l’aggiornamento di memoria di lavoro e l’attenzione sostenuta, il PASAT non ha fornito informazioni utili riguardo alla capacità di guida nelle persone con sclerosi multipla.
Conclusioni
Questa ricerca[1] conferma una volta in più la necessità di approfondimenti cognitivi per la valutazione delle capacità di base per una guida sicura. Sulla base dei risultati ottenuti in questo studio, gli autori raccomandano l’utilizzo di molti test (valutazione multidominio), in particolare il Test di Stroop e il Test della Figura Complessa di Rey-Osterrieth per la valutazione della capacità di inibizione della risposta e delle abilità visuo-spaziali.
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