Abbiamo già parlato in passato dei possibili effetti benefici della musica, soprattutto sull’apprendimento della lettura (vedi qui). Abbiamo anche spiegato cos’è la memoria di lavoro, l’intelligenza e le funzioni esecutive, così come abbiamo discusso la loro importanza a scuola. Quello di cui vi parliamo oggi è una ricerca che si è spinta oltre e che piacerà a molti.

Un gruppo di ricercatori olandesi ha ipotizzato che lo studio della musica possa potenziare le funzioni esecutive e le capacità di ragionamento verbale, portando a un miglioramento del rendimento scolastico.

La ricerca

Per testare la loro ipotesi, Jaschke e collaboratori[1] hanno selezionato 147 bambini di inizio scuola elementare e li hanno divisi in quattro gruppi:

  • Due gruppi di bambini ricevevano 1 o 2 ore di lezioni di musica a settimana all’interno dell’orario scolastico
  • Un gruppo di bambini riceveva lezioni teoriche e pratiche di arti visive durante l’orario scolastico
  • Un gruppo di bambini seguiva il normale programma scolastico senza l’aggiunta di musica o di arti visive

Tutti i bambini sono stati seguiti nell’arco di 2 anni e mezzo. Prima dell’inizio del “trattamento” venivano sottoposti test intelligenza verbale (WISC-III), memoria di lavoro visuo-spaziale e funzioni esecutive (test di inibizione e Torre di Londra) per verificare che i gruppi fossero omogenei e non ci fossero differenze sostanziali fra loro. Gli stessi test sono stati poi ripetuti durante i 2 anni e mezzo e alla conclusione del percorso.

I risultati

Dopo questi due anni e mezzo di scuola, confrontando i diversi gruppi si è osservato che:

  • I bambini che avevano intrapreso il percorso di arti visive mostravano un incremento superiore agli altri nella memoria di lavoro visuo-spaziale
  • I due gruppi di bambini sottoposti a training musicale avevano migliorato i loro punteggi nei test di funzioni esecutive e intelligenza verbale
  • Sia i gruppi di bambini che avevano seguito il percorso di arti visive, sia quelli che avevano seguito il training musicale avevano risultati scolastici migliori rispetto al gruppo che seguiva il normale curriculum scolastico
  • L’incremento dei risultati scolastici nei bambini che avevano seguito il training musicale appariva legato al miglioramento delle funzioni esecutive.

Cosa possiamo concludere

Sicuramente da questo studio emergono buone notizie. Innanzitutto, stando ai dati, sembra che l’impegno in attività artistiche (sia visive che musicali) influisca positivamente sul rendimento scolastico. Inoltre, molto interessante per chi si occupa di neuropsicologia, l’impegno in attività musicali incrementerebbe le funzioni esecutive e l’intelligenza verbale (che a loro volta porterebbero al miglioramento negli apprendimenti scolastici).

Tuttavia, come sottolineano gli stessi autori, questa ricerca presenta alcuni limiti che andranno superati nei prossimi studi: non sono state prese in considerazione le abilità metafonologiche di questi bambini che forse avrebbero aumentare il livello di comprensione di questi risultati; inoltre, riguardo all’intelligenza, ci si è limitati alle componenti verbali, tralasciando le abilità di ragionamento visuo-spaziale, ambito che forse avrebbe a che fare maggiormente con i bambini che avevano intrapreso il percorso di arti visive.

Nonostante tutto non possiamo che guardare positivamente ai risultati di questa ricerca, auspicando che (se i risultati venissero confermati con ulteriori ricerche) si possa incrementare l’utilizzo di attività artistiche nei curriculum scolastici.

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Bibliografia

Jaschke, A. C., Honing, H., & Scherder, E. J. (2018). Longitudinal analysis of music education on executive functions in primary school children. Frontiers in neuroscience12, 103.

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