Che cos'è? A chi si rivolge? Cosa ci caratterizza?
Si tratta di un insieme di attività che puntano al potenziamento e al recupero delle abilità cognitive, o rallentarne la perdita.
In base al profilo emerso dalla valutazione neuropsicologica e logopedica viene formulato un piano di trattamento specifico per le difficoltà della persona ma che tenga conto anche dei punti di forza.
Le modalità di intervento sono molteplici e cambiano molto da caso a caso. Gli elementi che caratterizzano i nostri interventi sono essenzialmente due:
Il trattamento neuropsicologico risulta particolarmente indicato nei seguenti casi:
Dislessia e altri disturbi specifici dell’apprendimento. Oltre a impostare un percorso sulle strategie di compenso, sull’utilizzo delle modalità di studio più idonee e sul potenziamento delle attività di lettura, scrittura a calcolo, è molto utile iniziare un lavoro sulle altre problematiche spesso presenti contemporaneamente (per esempio, attenzione, memoria, linguaggio e funzioni esecutive);
Deficit attentivi. Dopo aver compreso la natura delle difficoltà (su quale tipo di attenzione l’individuo necessita di aiuto? Quale tipo diattenzione è più carente? Ecc.) verrà elaborato un programma di trattamento che prenda in considerazione sia le strategie per far fronte alle carenze individuali, sia degli esercizi per potenziare le abilità di cu si ha bisogno.
Deficit cognitivi conseguenti a danni cerebrali (ictus, traumi cranici, tumori cerebrali…). In questi casi il trattamento potrà avere molte forme in base ai segni e ai sintomi del paziente che potranno riguardare molti ambiti come la memoria (amnesia), la percezione, l’attenzione, il ragionamento, la pianificazione, l’orientamento spaziale e temporale, il linguaggio (afasia).
Decadimento cognitivo dovuto a demenza (come l’Alzheimer). Benché oggi non sia stata trovata una cura in grado di arrestare l’andamento delle demenze, è stato scientificamente dimostrato che adeguate attività di stimolazione cognitiva possono rallentare la caduta delle prestazioni cognitive. Inoltre, queste attività rivolte direttamente al paziente, possono essere affiancate da interventi di supporto sui familiari che mirano a rendere questi ultimi consapevoli dell’andamento della malattia, delle ripercussioni sulle capacità psichiche (ragionamento, orientamento, memoria…) e dei metodi più adeguati di gestione dell’ammalato (comprensione, previsione e, quando possibile, modalità per far cessare determinati comportamenti disfunzionali). Quando è opportuno, i familiari possono essere aiutati con colloqui di sostegno psicologico o con sedute di psicoterapia effettuati da psicologi che collaborano con il nostro studio.
Declino cognitivo conseguente al normale invecchiamento. Il training cognitivo rappresenta una valida attività per contrastare il normale decadimento cognitivo (soprattutto di attenzione, memoriae funzioni esecutive) dovute all’età.